Per un compleanno che non sarà celebrato di Maria Rosaria Marmo
Per queste erbe trasmigro e ti raggiungo,
straniera a me,
basita e senza pace,
smarrita
Una fossa ti raccoglie, sbigottito ancora
e non è stato un assieparsi in fuga,
non rombo di carrubi a vento
ma è la voce tua alma, leggera
ma in umile memoria mio dolore,
assenza
Scivolava rapido il pennello:
emozioni, guizzi d’occhi,
moti impercettibili
mani aperte a fissare segreti,
a denudare anime, a scavare
catturando dolce
C’era una volta il tuo studio e la parola,
quel senso de le cose sviato
da cenno d’occhi bassi
impercettibile,
leggero
C’era il tuo sorridere sornione:
accompagnava lieve
il prima, il dopo
la visita, il congedo
C’eri: tu
1/06/2014
.
Per queste erbe trasmigro e ti raggiungo,
straniera a me,
basita e senza pace,
smarrita
Una fossa ti raccoglie, sbigottito ancora
e non è stato un assieparsi in fuga,
non rombo di carrubi a vento
ma è la voce tua alma, leggera
ma in umile memoria mio dolore,
assenza
Scivolava rapido il pennello:
emozioni, guizzi d’occhi,
moti impercettibili
mani aperte a fissare segreti,
a denudare anime, a scavare
catturando dolce
C’era una volta il tuo studio e la parola,
quel senso de le cose sviato
da cenno d’occhi bassi
impercettibile,
leggero
C’era il tuo sorridere sornione:
accompagnava lieve
il prima, il dopo
la visita, il congedo
C’eri: tu
1/06/2014
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